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"Un accordo per rialzare il prezzo del ferro senza comprare la produzione di Piombino ci sarebbe di molto danno. Si lavorerebbe a vantaggio di Piombino che ora produce poco ed aspetta solo un rialzo dei prezzi per produrre molto.
Accordo pel rialzo del prezzo del ferro. Sono giunto a formulare i principii proposti per due opposte vie, prima di tutto per eliminazione. [....] non mi è riescito trovare un modo che garantisca l'esatta osservanza dei patti stabiliti" per evitare che "i concorrenti riprincipieranno dubito la guerra. [...] Nelle piazze comuni si fa anche presto a scoprire se i nostri concorrenti mancano ai patti poichè non vi è ragione perchè nostri antichi clienti abbandonino fuorchè se hanno da altri il ferro a miglior mercato. Sono cose che davanti ad un tribunale forse non si potrebbero provare e perciò tengo a fare solo accordi verbali all'amichevole per potere riprincipiare la guerra appena sieno violati. [...] Ho sempre veduto che l'essere fedeli ai propri amici è un grande elemento di successo. Se noi vogliamo avere agenti devoti bisogna che non li abbandoniamo mai, in qualsiasi occasione".