Per quanto concerne le fonti bibliografiche relative a Vilfredo Pareto, sembra opportuno limitare qui l’attenzione alle edizioni delle lettere paretiane, in particolare a quelle che coprono gli ambiti temporali per i quali l’epistolario della Banca Popolare di Sondrio risulta lacunoso.
La scarsa corrispondenza del periodo giovanile che precede la laurea in Ingegneria (1860-1869), in tutto quattro lettere, è compresa nell’appendice dell’opera di G. BUSINO, Vilfredo Pareto e l’industria del ferro nel Valdarno, Milano, Comit, 1977, riproposta come volume a sé in V. PARETO, Lettres 1860-1890, publiées par G. BUSINO, Genève, Droz, 1981 (OC, 23). Di notevole interesse per gli studi sulla formazione matematica di Pareto sono due lettere del 1870 ad Angelo Genocchi, pubblicate a cura di Luigi PEPE in: L’équilibre général. Entre économie et sociologie. Colloque du Centre d’études interdisciplinaires Walras – Pareto de l’Université de Lausanne, actes édités par Pascal BRIDEL et Elena TATTI (t. 37, 1999, n. 116 di Revue européenne des sciences sociales), Genève, Droz, 1999, p. 187-189.
Naturale integrazione alle lettere dei primi nove registri del Fondo paretiano della Banca Popolare è la corrispondenza pubblicata nei già citati Vilfredo Pareto e l’industria del ferro nel Valdarno e Lettres 1860-1890, riguardante i rapporti professionali di Pareto nelle vesti di Direttore della Società delle Ferriere (1873-1890). L’unione di tali fonti – archivistica e bibliografica – costituisce un insieme documentario la cui vastità e completezza consentono la ricostruzione accurata della vita di una grande azienda, significativo esempio del faticoso e problematico processo di industrializzazione e sviluppo dell’Italia postunitaria.
A completare il quadro di questo periodo sono i due volumi V. PARETO, Lettere ai Peruzzi. 1872-1890, a cura di T. GIACALONE-MONACO, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1968, ripubblicati da Droz, Genève, 1984 (OC, 27). Il carattere non ufficiale dello scambio epistolare fra la signora Emilia Peruzzi e Pareto, oltre a mettere a nudo i tratti dell'indole di quest’ultimo e il suo impulsivo approccio all’attività manageriale, arricchisce la documentazione di preziose informazioni su molti retroscena delle vicende che videro Pareto tra i principali attori delle alterne fortune delle ferriere del Valdarno. Quasi un centinaio di lettere, che non fanno parte delle due pubblicazioni appena citate e che assicurano l’integralità del carteggio Pareto-Peruzzi, trovano posto nel volume V. PARETO, Lettres et correspondence. Compléments et additions. Textes rassemblés, introduits et annotés par G. BUSINO, Genève, Droz, 1989 (OC, 30), edito anche come corredo documentario di G. BUSINO, L’Italia di Vilfredo Pareto. Economia e società in un carteggio del 1873-1923, Milano, Comit, 1989.
La corrispondenza del periodo 1890-1899, ultimo trascorso da Pareto in Italia (1890-1893) e primo passato in Svizzera (1893-1899) – totalmente assente dalla documentazione del Fondo della Banca Popolare per gli anni 1891-1898 e solo marginalmente rappresentata per quanto attiene agli estremi di tale ambito cronologico – può essere ampiamente ricostruita facendo ricorso ad alcune fondamentali fonti bibliografiche, di seguito indicate in ordine cronologico di pubblicazione.
I tre volumi V. PARETO, Lettere a Maffeo Pantaleoni. 1890-1923, a cura di Gabriele DE ROSA, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1962 – riediti da Droz, Genéve, 1984 (OC, 28) – raccolgono, in una sorta di diario, la fitta corrispondenza di Pareto all’amico (738 lettere) e qui si segnalano in quanto permettono di evidenziare l’importanza degli studi del Pantaleoni sul processo formativo del pensiero economico del Nostro, aspetto che non può invece emergere dalla documentazione presente presso la Banca Popolare di Sondrio.
Della ricchissima collezione di lettere che costituisce i due tomi di V. Pareto, Epistolario. 1890-1923, a cura di G. Busino, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 1973 - successivamente ripubblicato con titolo Correspondence. 1890-1923, Genève, Droz, 1975 (OC, 19) - si citano le lettere a Léon Walras, Benedetto Croce, Luigi Einaudi, Filippo Turati, Napoleone Colajanni, Felice Cavallotti, Carlo Placci e Guido Sensini. Altri destinatari e temi ricorrenti in quest’opera sono ampiamente rappresentati anche nel Fondo Pareto della Banca Popolare. Nella corrispondenza con Walras, iniziata nel luglio 1891, si scorge l’allievo Pareto assumere progressivamente il ruolo di interlocutore maturo e consapevole, che disquisisce da pari col maestro (lettere del novembre 1895) e giunge ad essere critico nei suoi confronti, come nelle interessantissime remarques dell’aprile 1896. Dallo scambio epistolare con Croce, di altissimo livello, emerge con chiarezza il sentimento di stima e apprezzamento reciproci che permea la relazione intellettuale tra i due interlocutori, pur nella altrettanto evidente distanza di metodo e pensiero.
Ultime imprescindibili fonti della produzione epistolare paretiana nel decennio 1890-1899 risultano il già citato Lettres et correspondence. Compléments et additions, dove sono pubblicati, tra l’altro, i ricchi carteggi di questo periodo con Guido Martinelli e Francesco Papafava, il successivo Nouvelles lettres (1870-1923), textes rassemblés, prefacés et annotés par Fiorenzo Mornati, Genève, Droz, 2001 (OC, 31), volume che raccoglie la quasi totalità della corrispondenza di Pareto con Ernesto Teodoro Moneta, Piero Barbera, Luigi Bodio e Giuseppe Stanislao Scalfati.
Per la corrispondenza degli ultimi anni della vita di Pareto a partire dall’ottobre 1919, momento in cui si interrompono le lettere contenute nell’unità di descrizione, riferimenti bibliografici fondamentali risultano ancora una volta l’Epistolario. 1890-1923 (circa 300 lettere tra cui quelle a Georges-Henri Bousquet ed una a Benito Mussolini), Lettres et correspondence. Compléments et additions (una sessantina di lettere tra cui quelle a Vittore Pansini, Aurelio Enrico Saffi e Roberto Michels) e Nouvelles lettres.
Vale la pena ricordare, per il rilievo che assumono attorno alla dimensione del Pareto “privato”, le lettere a Jane Régis. Pur appartenendo ad un periodo (1902-1906) coperto dai copialettere del Fondo della Banca Popolare, sono assenti da questa documentazione ed integralmente comprese nel citato Epistolario. 1890-1923.
Infine, per completezza di informazione, si indicano V. PARETO, Carteggi paretiani. 1892-1923, a cura di G. DE ROSA, Roma, Banca Nazionale del Lavoro, 1962 e V. PARETO, Lettere ad Arturo Linaker (1885-1923), a cura di Marcello LUCHETTI, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1972, pubblicazioni comprendenti lettere che sono state riprese nelle successive raccolte che fanno parte della collana Oeuvres complètes edite da Droz, precedentemente segnalate.