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Pareto sfoga con la nipote il suo rammarico e la sua indignazione per il fatto che il nipote Franz non ha provveduto a far fare partecipazioni per la morte di Cristina.
Si duole che le disposizioni testamentarie della sorella siano frutto di cattivi consigli e che ora gli eredi - tra cui la nipote e la sua famiglia - si trovino per questo in difficoltà.
Invita la nipote, verso cui esprime stima e considerazione, a occuparsi personalmente degli affari senza fare ricorso a Franz.
Note
Non è possibile identificare con certezza la nipote a cui è indirizzata la lettera. Non risulta che le sorelle di Pareto avessero delle figlie. Le ricerche effettuate presso l'Archivio Storico del Comune di Genova, dove a lungo risiedette Cristina, hanno dato esito negativo. Aurelia aveva certamente solo due figli maschi nel settembre 1889 (cfr. lettera di Pareto a Francesco Papafava del 13 settembre 1889) e sembra alquanto improbabile, data l'età, che potesse aver generato una figlia dopo tale data. Tali congetture sono confermate dalla documentazione conservata presso l'Ufficio Anagrafe del Comune di Firenze. Di conseguenza la destinataria potrebbe essere una nipote acquisita, cioè Elisa (Insena Negrotti) o Margherita, rispettivamente mogli di Franz e Raffaele Scala, appunto figli di Aurelia Pareto. Risposta a una lettera, non conosciuta, di cui non è indicata la data.
Cose notevoli
Pareto, Cristina - eredità
Pareto, Cristina - morte
rapporti con i parenti
Nome/i citato/i
Pareto, Aurelia; Pareto, Cristina; Reggio, Giacomo; Scala, Francesco