Diario di Teresa Besta Bonadei

Il quaderno contiene l'autobiografia di Teresa Besta Bonadei, scritta su sollecitazione dei figli e a loro destinata. La nobildonna racconta le proprie vicissitudini di famiglia, a partire dalla giovinezza, trascorsa nella dedizione verso la madre e i fratelli, fino agli anni di vita, con i figli ormai adulti e lontani da casa. Larga parte delle pagine sono occupate dagli eventi salienti della propria esistenza, tra cui l'incontro fondamentale con Giacomo Enrico Besta, l'uomo che sarebbe diventato suo marito. Sono molte le notizie che trascendono l’ambito strettamente familiare e accennano ad avvenimenti storici che coinvolgono in qualche misura la nobildonna come la costruzione degli argini del torrente Mallero passante per il centro di Sondrio (successivi all’alluvione del 1834, di cui tuttavia non vi è notizia), il passaggio a Sondrio nel 1838 dell’imperatore Ferdinando che dallo Stelvio si dirigeva a Milano per farsi incoronare Re d’Italia. Si ritrovano anche cenni alla Seconda Guerra d'Indipendenza, allo scoppio della quale Carlo e Francesco si arruoleranno. Data l'attività di insegnante di Teresa Besta Bonadei, sono frequenti i riferimenti al mondo dell'istruzione e ai provvedimenti inerenti tale ambito presi dalle diverse amministrazioni (le decisioni scolastiche del governo austroungarico, l'opposizione postunitaria delle autorità locali alle scuole femminili). Non mancano inoltre informazioni riguardanti l'agricoltura e la bachicoltura (si citano carestie e calamità naturali), la salute, la letteratura (in particolare l'esortazione alla cautela nella lettura dei romanzi, pericolosi per l'educazione dei figli) e l'economia (si veda l'aumento del valore dei terreni dovuto al ritorno degli emigrati arricchiti). Nel testo vi è una forte cesura (65 pagine bianche) tra una prima parte - più corposa e autobiografica - e una seconda più emotiva, molto vicina a un testamento spirituale. Tutto il quaderno è percorso da momenti di introspezione religiosa, che testimoniano la fede intensa della nobildonna.