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Fondo Vilfredo Pareto

Descrizione completa del Fondo

Il Fondo Vilfredo Pareto si compone di una preponderante parte documentaria e di una libraria.
La prima, acquisita dalla Banca Popolare di Sondrio nel ’96 a un’asta Christie’s, forma il nucleo iniziale del Fondo e comprende oltre 9000 carte autografe di Vilfredo Pareto, riprodotte dallo stesso tramite il procedimento meccanico-chimico dei copialettere e conservate in 20 registri originali. Nell’insieme costituisce la più consistente raccolta epistolare paretiana esistente al mondo e rappresenta una fonte di straordinaria importanza per gli studi su Pareto, per la storia dell'analisi economica e sociologica, la storia d'Italia e d'Europa, la conoscenza di uomini, avvenimenti, fenomeni sociali e politici che hanno caratterizzato la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.

La documentazione copre un arco temporale che va dal 1874 al 1923, con una importante lacuna dal 1890 al 1899.

Le lettere del primo periodo, in cui Pareto è direttore della Società per l'Industria del Ferro e della Società delle Ferriere nel Valdarno, riguardano esclusivamente l'amministrazione dell'azienda, la gestione tecnica e del personale e i rapporti con altre industrie del settore siderurgico. Poco definibile in funzione delle attività svolte da Pareto è invece il contenuto delle lettere scritte a partire dal 1899, epoca in cui l’economista e sociologo è professore all’Università di Losanna e si dedica agli studi e alla stesura delle sue più importanti opere. In effetti, senza alcuna distinzione od ordine apparenti, accanto alla corrispondenza di carattere culturale e scientifico (teorie economiche e sociologiche, analisi e critica dei principali avvenimenti dell'epoca, corrispondenza con giornali e riviste, ecc.), si trova ampia testimonianza di messaggi relativi alla vita privata. Tra i più noti destinatari delle lettere di contenuto scientifico ricorrono economisti quali Maffeo Pantaleoni, Francis Ysidro Edgeworth, Luigi Einaudi, Irving Fisher e John Maynard Keynes, intellettuali come Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Giuseppe Prezzolini e Georges Sorel, il premio Nobel per la pace Ernesto Teodoro Moneta, il letterato Filippo Tommaso Marinetti, il fisico Galileo Ferraris. Per il loro carattere assolutamente inedito si segnalano inoltre le lettere indirizzate a Enrico Bignami, Giulio Farina e William Chisholm.

La sezione libraria del Fondo, sistematicamente alimentata con nuove acquisizioni, fornisce il naturale supporto bibliografico alla sezione documentaria. Include l’opera omnia di Pareto e i più importanti saggi che ne indagano il pensiero e la produzione scientifica, nonché pubblicazioni che si riferiscono ad ambiti o situazioni nel cui contesto l’economista e sociologo si trovò ad operare.

I documenti originali e i volumi del Fondo Vilfredo Pareto non sono ammessi al prestito, ma consultabili in sede dietro richiesta al personale addetto.

Pareto, Vilfredo
Vilfredo Pareto nasce a Parigi il 15 luglio 1848 da padre di origine genovese e madre parigina. Nel 1854 segue la famiglia a Genova, nel 1859 a Casale Monferrato e nel 1860 a Torino, dove porta a termine la sua formazione culturale: nel 1864 consegue la licenza tecnica, nel 1867 il diploma universitario in Scienze matematiche e nel 1870 la laurea in Ingegneria. Lo stesso anno si trasferisce a Firenze. Dopo un primo impiego presso la Società delle Strade Ferrate Romane, dal 1873 al 1890 è prima direttore tecnico della Società per l’Industria del Ferro a San Giovanni Valdarno, poi direttore generale della stessa, quando questa assume la denominazione di Società delle Ferriere Italiane, con sede amministrativa a Firenze. Nel 1893 succede a Léon Walras sulla cattedra di Economia politica all’Università di Losanna, che terrà fino al 1911, quando è messo a congedo per motivi di salute. Trascorre gli ultimi anni della sua vita sul lago di Ginevra, a Céligny, dedito a studi di economia e sociologia e all’analisi dei principali avvenimenti storici e politici del primo Novecento. Muore il 19 agosto 1923. Di cultura vastissima e pensatore assai fecondo, Pareto scrisse e pubblicò opere fondamentali nella storia delle teorie economiche e sociologiche: il Cours d’économie politique (1897), Les systèmes socialistes (1901), il Manuale di economia politica (1906), il Trattato di sociologia generale (1916), numerosissimi articoli e saggi sulle più autorevoli riviste dell’epoca. Ebbe rapporti professionali, d’amicizia e di conoscenza con le più importanti personalità del mondo della cultura di fine Ottocento e inizio Novecento.
 
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