Lavizzari Parravicini, Teresina
Di famiglia nobile, nasce a Morbegno il 23 settembre 1854. Figlia unica, riceve un’istruzione di alto livello. La giovinezza di Teresa trascorre principalmente lontano dalla Valtellina, nelle sedi cui il padre, funzionario statale, è assegnato. Il 12 settembre 1883 sposa il notaio Torquato Lavizzari, con il quale si trasferisce a Sondrio (pur trascorrendo periodi anche a Morbegno e Teglio). Dal loro matrimonio nascono 10 figli, dal 1884 al 1897. Grazie alla sua buona istruzione e alla sua sensibilità culturale, nella propria casa dà vita a un vivace salotto, attorno a cui gravitano figure di musicisti, tra cui troviamo Enrico Bossi, e letterati, tra cui si distinguono i poeti Giovanni Bertacchi e Guglielmo Felice Damiani. Quest’ultimo, secondo una tradizione all’epoca ben consolidata, dedica numerose liriche alla nobildonna. Dopo la morte di Damiani, avvenuta a Napoli nel 1904, Teresa collabora con Bertacchi al riordino degli scritti del letterato prematuramente scomparso, tanto che la sua opera sarà ricordata nel secondo volume della Lira spezzata. Il marito Torquato Lavizzari muore improvvisamente l’11 agosto 1909; lo segue nel 1911 il primogenito Giovanni Battista. A questi drammi si somma la chiamata alle armi di tutti e quattro gli altri figli maschi durante la Prima Guerra mondiale. Rimasta vedova, Teresa dovrà farsi carico della gestione familiare, facendo ricorso alle competenze gestionali maturate e al carattere. Muore a Sondrio il 29 aprile 1929 per una polmonite.