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Battista Leoni nasce a Civitella di Romagna il 28 dicembre 1916, figlio di Giulio e di Maria Gianatti, nativa di Montagna in Valtellina. I genitori si erano conosciuti in Svizzera, dove entrambi erano emigrati e da dove rientrarono in Romagna alla vigilia della Prima Guerra mondiale. Trascorre gli anni dell’infanzia nei luoghi d’origine prima di trasferirsi con la famiglia a Sondrio, dove compie gli studi e consegue il diploma magistrale.
Dopo la parentesi della guerra – svolge il servizio militare a Milano e dal settembre 1943 al luglio 1945 è profugo in Svizzera – rientra in Valtellina e inizia la sua attività di insegnante, a cui adempie per lunghi anni nel capoluogo, presso la scuola elementare di via Cesare Battisti. Dall’anno scolastico 1966-67 è nominato segretario dell’istituto , funzione che mantiene fino al collocamento a riposo nel 1968.
Parallelamente alla su attività professionale frequenta assiduamente la biblioteca civica e il museo di Sondrio, l’archivio di stato, gli archivi comunali e parrocchiali dei paesi limitrofi e acquisisce in tal modo un’approfondita e ampia conoscenza delle fonti bibliografiche e documentarie sulla cultura locale. Unite a una naturale propensione all’acribia, a una sempre corretta metodologia di indagine e supportate da una rara passione, tali conoscenze lo portano a esprimere una produzione saggistica di elevata qualità culturale, tanto da farne uno dei più importanti studiosi sondriesi del recente passato.
La vasta bibliografia di Leoni annovera oltre 300 scritti, apparsi sulle riviste scientifiche delle più accreditate istituzioni culturali locali, ma anche su periodici minori e di taglio divulgativo. Specificità degli argomenti trattati, puntualità, rigore e chiarezza – che si accompagnano alla necessaria conseguente brevità – ne costituiscono i pregi e i tratti salienti.
I suoi primi saggi, pubblicati su “Valtellina e Valchiavenna”, rivista edita dalla locale Camera di Commercio, risalgono all’inizio degli anni Cinquanta e trattano, in prospettiva storica, temi di geografia antropica, scienze sociali e attività umane ed economiche. L’interesse dello studioso si amplia successivamente alla storia più generale per approdare, un paio di decenni più tardi, all’ambito della storia dell’arte, di cui Leoni diviene specialista e punto di riferimento imprescindibile per quanti si occupano di tale disciplina.
Il 30 agosto 1964 è nominato consigliere della Società Storica Valtellinese, carica che manterrà per più di 35 anni; in seguito è membro delle commissioni di gestione del Museo Valtellinese di Storia e Arte, di cui è presidente dal 21 marzo 1983 alla fine del 1985 e ad interim dal febbraio all’aprile 1995, e della Biblioteca Civica “Pio Rajna” di Sondrio (ne è presidente onorario dall’aprile 1993 al febbraio 2000). Tra i riconoscimenti ricevuti da Battista Leoni per meriti culturali e morali si ricordano la “Ollare” di Telesondrio nel 1981 e la “Rosa camuna” assegnatagli nel 1984 dall’Assessorato al Turismo della Regione Lombardia.
Alla sua morte, avvenuta a Sondrio il 21 febbraio 2000, la Società Storica Valtellinese gli dedica alla memoria il volume Magister et magistri, raccolta di studi storico-artistici.