Colta rappresentante della nobile famiglia senese dei Buoninsegni, era in rapporti di amicizia con Emilia Peruzzi e assidua frequentatrice del suo salotto fiorentino. Sposò il conte Odoacre (Odoardo, o Edoardo) Tadini e, con regio decreto di Vittorio Emanuale III del 1927, i suoi figli aggiusero al loro il cognome della madre.
È ricordata per aver disposto e finanziato i lavori di restauro della chiesa di Santa Maria in Ferrata a Poggio Santa Cecilia, una frazione di Rapolano Terme, suo paese di origine.
Nacque il 19 luglio 1852 e morì ultra centenaria (cfr. Una lettera del generale Giuseppe Garibaldi apicultore. Per il 100° genetliaco della contessa Virginia Tadini nata Buoninsegni, patrizia senese. 19 luglio 1952, a cura di A. Bruchi, Siena, La Poligrafica, 1952).
Pareto la cita presso il salotto Ridolfi a Firenze in una lettera a E. Peruzzi del 17 marzo 1880; nel settembre del 1881 le invia, ad Annone d'Asti, una relazione dell'ingegnere Clément Conti sulle miniere di Rapolano, probabilmente comprese tra i suoi numerosi possedimenti in quella località.