Ingegnere che fu impiegato alle Ferrovie Romane, protetto di Ubaldino Peruzzi (vedi) e sincero amico di Pareto.
Di idee liberal-democratiche, fece parte del consiglio comunale di Firenze.
Fu esecutore testamentario di Emilia Peruzzi.
Possedeva una villa nel Pistoiese.
Cfr. V. Pareto, Lettere ad Arturo Linaker, a cura di M. Luchetti, Roma, ESL, 1972, ad indicem.