Aroldo (o Arnoldo) Norlenghi nacque a Padova nel 1856. Si trasferì a Torino, dove si dedicò a studi sociali e all'attività giornalistica e politica, collocandosi ideologicamente nell'area del socialismo intransigente e del sindacalismo rivoluzionario. Fu eletto consigliere comunale nel 1914, dopo essere passato a posizioni più moderate. Interventista nel maggio del '15, si riaccostò in seguito all'indirizzo prevalente del partito (cfr. P. Spriano, Storia di Torino operaia e socialista, Torino, Einaudi, 1958).
È autore, tra l'altro, di: Gergo borghese (1895), Come si fa a guadagnare di più (pensieri di lavoratori) (1897), Violazioni di legge: studi sociali (1900), Amarezze e speranze (1904), L'ineguaglianza socialista (1904), L'uomo ed il superuomo (1906); Questioni ardenti nel socialismo torinese (ante 1915), Capitalismo e guerra. Se le borghesie abbiano o non interesse alla disfatta degli Imperi Centrali (1917).
Norlenghi è ricordato anche come bibliofilo (cfr. Catalogo delle opere che trovansi nella raccolta del dottor Aroldo Norlenghi, specialmente relative alle cose italiane del periodo 1815-1870, Torino, Tip. Bruno, 1884).
Cfr. Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, 1853-1943, a cura di F. Andreucci e T. Detti, Roma, Editori Riuniti, 1977, v. 3, ad vocem.