Industriale siderurgico titolare degli stabilimenti di Vobarno presso il lago di Garda, acquistati nel 1872 dalla Ferrari e Caratti e trasformati nella A. Migliavacca e C.
Gestì in prima persone la ferriera di Vobarno fino al 1884, per assumerne poi la presidenza, che tenne fino al 1902. Nel 1896 aggiunse alla tradizionale produzione, quella, unica in Italia, di tubi di ferro per condotti d'acqua e di gas e soprattutto di tubi bollitori per caldaie a vapore. Grazie a lui la ferriera di Vobarno fu la prima fabbrica italiana a introdurre la laminazione dei ferri sagomati e profilati per costruzioni moderne.
Già a partire dal 1875 il Migliavacca aveva appoggiato la realizzazione di una ferrovia a scartamento ridotto Rezzato-Vobarno, che fu realizzata nel 1897.
Partecipò, in qualità di cassiere, al primo consiglio dell'Associazione fra gli Industriali Siderurgici Italiani, costituitasi tra il 1900 e il 1901.
Dal 1906 al 1921 fu Presidente della Società Acciaierie e Fonderie Lombarde, creatasi con la fusione della ferriera di Vobarno con la Rubini e C. di Dongo.
Cfr. A. Fappani, Enciclopedia bresciana, a cura della Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia, Fondazione "Opera Diocesana San Francesco di Sales", 10 set 2022, sub voce Migliavacca A. e C., di Vobarno, pubbl. elettronica, url www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=MIGLIAVACCA_A._e_C.,_di_Vobarno