Ingegnere e fisico italiano, senatore dal 1896.
Titolare della cattedra di fisica tecnica della Scuola di ingegneria di Torino per circa vent'anni, fondò la prima Scuola superiore di elettrotecnica italiana, che ora porta il suo nome. È soprattutto conosciuto per la costruzione del primo motore a campo magnetico rotante (1885), su cui si basa il funzionamento dei motori sincroni, e per la dimostrazione dell'esistenza del campo magnetico rotante. Dal 1891 fu accedemico dei Lincei. Nel 1903, sei anni dopo la sua morte, i suoi lavori furono raccolti in tre volumi.
Fu compagno di corsi universitari di Pareto, con cui mantenne sempre cordiali rapporti di amicizia e di profonda stima. Nel luglio del 1886 Ferraris fu a Firenze come commissario d'esame all'Istituto Tecnico e incontrò Pareto.
Opere principali: Delle trasmissioni teledinamiche (1869), Teoria matematica della propagazione dell'elettricità nei solidi omogenei (1872), Teoremi sulla distribuzione delle correnti elettriche costanti (1879), Rotazioni elettrodinamiche prodotte per mezzo di correnti alternate (1888), Teoria geometrica dei campi vettoriali (1897).
Cfr. Ingegneri ed architetti della generazione che fece l'Italia, a cura dell'Unione romana ingegneri architetti, Roma, Uria, 1976 ad vocem; G. Dragoni, S. Bergia, G. Gottardi, Dizionario biografico degli scienziati, Bologna, Zanichelli, 1999 ad vocem.