Figlia di un proprietario terriero che fu tra i fondatori della Società di agricoltura della Svizzera francese e membro di diverse società di utilità pubblica, frequentò il collegio a Esslingen-am-Neckar tra il 1864 e il 1866. Ritornata in Svizzera, si allontanò dalla casa natale solo per brevi viaggi, in genere in Germania.
Nubile, fu assai impegnata nell'Eglise libre e in numerose associazioni attive in campo sociale.
Collaborò con numerosi periodici e pubblicò, con lo pseudonimo di Joseph Autier, romanzi e raccolte di novelle (Marius Maurel, 1885; Accords brisés, 1886; Mademoiselle la nièce, 1908), racconti per la gioventù (Les Hauts Faits de la bande des Ormes, 1911), biografie (tra cui Madame Récamier, 1900) e scritti che celebravano i paesaggi e le usanze vodesi. Tradusse inoltre opere edificanti di autori anglosassoni.
Dall'agosto 1899 fu direttrice della "Revue du Foyer Domestique" e, nel 1907, prima redattrice del "Bulletin féminin", organo delle Unioni femminili della Svizzera romanda.