Tra le ditte armatrici genovesi di maggior rilievo, era in origine un'impresa destinata al trasporto di emigranti e disponeva di una flotta di navi a vela, affiancate, verso la metà degli anni '70, da imbarcazioni a vapore. Denominata nel 1883 Società Italiana di trsporti marittimi Raggio e C., cambiò il suo nome in Ditta Carlo Raggio nel 1887. L'anno successivo ottenne la concessione di un'area di 580 mq nel Molo Nuovo di Genova per impiantare una fabbrica di mattonelle di carbone per i propri vapori. Dal 1891 al 1893, dopo un periodo di alterne fortune, riprese quota grazie alla vendita di parte del suo materiale alla Navigazione Generale Italiana e nel 1897 fu assorbita nella Società Italiana Commerciale di Navigazione, creata da Edilio Raggio (1840-1906). Gli interessi della ditta spaziarono in vari settori della finanza e dell'imprenditoria: nel 1881 fu azionista del Credito Torinese, nel 1900 partecipò con 4.500 azioni alla creazione della Società Siderurgica di Savona, nel 1913 finanziò la Società Anonima Ligure Calce e Cementi, confermando l'impegno nel campo edilizio dei Raggio. Ebbe anche notevoli interessenze con la Società Alti Forni e Fonderie di Piombino, circostanza che, contravvenendo ad una pattuizione del 1894, causò non poche tensioni tra la Raggio e la Società dell'Elba. Infine, una Società Carlo Raggio Cotonificio in Novi Ligure si costituì nel 1882.
(Cfr. G. Doria, Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della Prima Guerra mondiale, Milano, Giuffrè, 1969-1973)