Un certo conte D. Brochocki offrì di pagare una cauzione per la libertà provvisoria del romanziere polacco G.H. Krazewski, imprigionato in Germania per accusa di altro tradimento. Del fatto si parla in una lettera al giornale "La Nazione", citata dal Pareto in una lettera a Emilia Peruzzi.
Nel 1890 Pareto afferma di non aver mai scritto a tale Brochocki. Quindi il destinatario delle lettere del Fondo, che datano 1879, non dovrebbe essere il conte di cui si discorre sopra e resta pertanto non identificato.