Casa editrice fiorentina, fondata da Gasparo Barbera (1818-1880, nel ritratto) che nel 1854 aveva impiantato la Tipografia Barbera, Bianchi e C. in società con i fratelli Beniamino e Celestino Bianchi e grazie all'aiuto del marchese Filippo Antonio Gualterio.
Già nel 1855 diede alle stampe importanti opere, tra cui Il supplizio di un italiano in Corfù di N. Tommaseo, primo titolo della Collezione Gialla, il Vocabolario di Parole e modi errati di F. Ugolini, le Lezioni di mitologia di G. B. Niccolini e un volume di Pensieri e giudizi letterari di V. Gioberti.
Nel 1856 apparve il primo volume della Collezione Diamante, al cui piano editoriale collaborò Giosuè Carducci e che fruttò alla casa editrice un grande successo commerciale e molti apprezzamenti per l'importante opera di diffusione di opere letterarie.
Scioltasi nel 1859 la società con i fratelli Bianchi, l'azienda continuò con la ragione sociale di Tipografia G. Barbera, progredendo nella sua attività e annoverndo fra gli autori i più prestigisoi scrittori e intellettuali del tempo, come M. D'Azeglio, G. Capponi, I. Del Lungo, M. Tabarrini, A. Aleardi, G. Prati, G. Zanefia, M. Lessona, T. Mamiani, P. Mantegazza, G. Rigutini.
Alla morte di Gasparo, avvenuta nel 1880, la casa editrice proseguì sotto la direzione del figlio Piero (vedi) (1854-1921), che pubblicò postume (1883) le memorie del padre con un epistolario e un catalogo per ordine cronologico delle edizioni, opera ristampata nel 1930, nel cinquantesimo anniversario della morte di Gasparo, e nel 1954 nel primo centenario della fondazione della Casa. Severamente ispirato ai concetti dell'arte tipografica fu quello che può considerarsi il maggior lavoro tipografico della Barbera, l'edizione nazionale delle Opere di Galileo Galilei, 20 volumi realizzati dal 1890 al 1909. Decretato nel 1887 dal re Umberto, il progetto editoriale fu intirapreso a cura del Ministero della Pubblica Istruzione con la direzione di A. Favaro, coadiuvato per la parte letteraria da I. Del Lungo.
Allo scoppio delle Prima Guerra mondiale raccolse e pubblicò, col titolo di Bibliografia della preparazione, un indice delle pubblicazioni in Italia dall'agosto del 1914 a tutto il maggio 1915 su questioni relative alla guerra, alla politica internazionale e agli obiettivi politici italiani.
Morto Piero nel 1921, la casa editrice passò al fratello Gino e nel 1960 fu rilevata dall'editore Giunti.
Per i tipi di Barbera Pareto pubblicò nel 1916 il Trattato di Sociologia generale e nel 1920 il Compendio di Sociologia generale, curato da G. Farina.